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Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato
 
AStrum 2009: Astronomia & Strumenti
Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo

 

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  FC. 01 - Statuetta femminile restaurata come la Musa Urania - I - II secolo d.C.  
 

FC. 02 - Globo celeste con lo zodiaco - III secolo d.C.

La statuetta era, in realtà e in origine, una non meglio precisabile figura femminile seduta rinvenuta, mutilata ed acefala, negli scavi pontifici del 1779, condotti tra le rovine della cosiddetta Villa di Cassio a Tivoli. Fu lo scultore Albacini che, tra il 1780 e il 1781, dopo l'acquisizione dell'opera in Vaticano, provvide al suo restauro, all'integrazione delle parti mancanti e alla sua restituzione come Urania con gli attributi del globo e dello stilo.
La provenienza del globo è ignota. Di fattura non certamente accurata e di forma irregolare, la sfera presenta un notevole schiacciamento ai poli. La fascia dello Zodiaco, corrispondente all'eclittica, attraversa diagonal-mente il globo celeste, ma è limitata alla parte anteriore. Su di essa, sono raffigurati i dodici segni canonici, dall'Ariete in alto a destra, i Pesci in basso a sinistra. La lavorazione delle figure dello Zodiaco, piuttosto corrente è a basso rilievo, inducono a proporre una datazione compresa nel III secolo d.C.
   

 

 

       
Gli strumenti dell'Astronomia prima del telescopio
             

Fino al 1609 - quando fu utilizzato da Galileo per la prima volta il cannocchiale per osservare il cielo - l'Astronomia si è avvalsa di quattro tipologie (non nettamente separabili tra loro) di strumenti scientifici: d'osservazione, di calcolo, didattici e di rappresentazione. Gli strumenti d'osservazione servivano quasi esclusivamente a misurare angoli ed erano di grandi dimensioni. La prima definizione della struttura e del modo d'impiego di questi strumenti risale al II secolo, quando il matematico e astronomo alessandrino Claudio Tolomeo ne incluse brevi descrizioni nella Matematiké Syntaxis, l'opera divenuta in seguito nota nell'occidente latino come Almagesto. Questi strumenti hanno riscosso nei secoli notevole successo, passando da una tradizione all'altra: ellenistica, bizantina, islamica e latina. Ed è proprio grazie ai dati ottenuti usando strumenti come questi che le più brillanti menti scientifiche di quelle epoche sono riusciti  a sviluppare le varie teorie sul Cosmo, dalle versioni più avanzate dell'ipotesi geocentrica, alla formulazione della nuova concezione eliocentrica esposta da Niccolò Copernico (1473 - 1543) nel suo De Revolutionibus orbium coelestium (1543), fino all'individuazione delle tre leggi dei moti planetari enunciate da Johann Kepler (1571 - 1630) nell'Astronomia Nova (1609) e nella Harmonices Mundi (1621).

             
       
       
 
1.S.o3 - Astrolabio piano (o Planisferico) Anonimo, Marocco 1543
 
 

1.S.o3 - Astrolabio piano (o Planisferico) Gualterus Arsenius, fattura fiamminga seconda metà del XVI secolo

Il principio di funzionamento di un astrolabio piano (il nome deriva dall'unione dei termini greci astron e lambano dal significato letterale di "prendo gli astri") è costituito dalla proiezione stereografica polare della sfera celeste nel piano. Convenzionalmente l'ideazione è per tradizione attribuita a Ipparco di Nicea (II sec. a.C.). Fino all'invenzione del sestante fu il principale strumento di navigazione. Almerico da Schio rinvenne questo astrolabio nel 1875 a Valdagno appartenuto fino ad allora alla famiglia Cengia.
L'Asrolabio piano si diffuse in Europa dal XI secolo e a cominciare dalle aree di sovrapposizione culturale islamica e cristiana: Spagna, Sicilia e regione balcanica. Questo stru-mento, probabilmente attribuibile a Gualterus Arsenius di Lovanio, nipote di Reiner Gemma Frisius evidenzia l'estrema perizia raggiunta dai costruttori europei di strumenti scientifici in epoca rinascimentale. A differenza degli altri astrolabi piani, il dorso dello strumento non presenta scale calandrali e zodiacali, soltanto un quadrante con la proiezione stereografica equinoziale della sfera celeste.
             
 
 
 
 
 
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