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Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato
 
AStrum 2009: Astronomia & Strumenti
Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo

 

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ll 15 ottobre 2009 si è inaugurata presso i Musei Vaticani la prima grande mostra di storia dell'Astronomia del XXI secolo: AStrum 2009 - Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo.

Un evento dunque eccezionale che ha preceduto le cerimonie conclusive dell'Anno Internazionale dell'Astronomia (IYA 2009). Come è dato sapere, il 2009 è stato dichiarato dall'ONU "Anno Internazionale dell'Astronomia" con il motto "L'universo a te scoprirlo", in special modo per l'azione svolta dall'Italia presso il Palazzo di Vetro come capofila di oltre 40 Nazioni proponenti. Inaugurato ufficialmente nella sede dell'UNESCO di Parigi il 15 gennaio 2009, l'Anno ha visto uno straordinario numero d'iniziative - in tutti i centoquarantacinque Paesi aderenti - che hanno avvicinato il grande pubblico al mondo meraviglioso dell'osservazione del cielo. Chi è dell'ambiente saprà che l'Anno Internazionale di Astronomia si è concluso ufficialmente nel mese di gennaio 2010 con alcune cerimonie che si sono tenute a Padova, nella cui Università Galileo ha insegnato per diversi anni e dove si conserva ancora la sua cattedra.

Da Galileo che osservava la Luna (1609) con strumenti oggi ritenuti rudimentali ma all'epoca di avanguardia, si è giunti a passi da gigante fin sulla Luna (20 luglio 1969) con apparecchiature sofisticate.

E' propio il particolarismo italiano (la divisione secolare in numerosi piccoli e grandi Stati) a favorire lo sviluppo di tante stazioni di osservazione. In questo caso la frantumazione, spesso considerata in modo negativo, si è rivelata felicemente proficua: infatti oltre alle botteghe dell'arte, ogni Corte possedeva un proprio Osservatorio. Così, dopo l'unità nazionale tutte le singole postazioni hanno costituito un ricchissimo patrimonio scientifico, purtroppo poco conosciuto, per il quale oggi l'Italia è lo stato europeo più ricco di Osservatori Professionali dove la ricerca ha un avanzato livello scientifico.

Tra questi un ruolo particolare ha la Specola Vaticana, uno dei fulcri più importanti degli studi astronomici da cui sono provenuti tanti spunti di osservazione ed in primis quelli che hanno portato alla riforma del Calendario realizzata sotto il pontificato di Gregorio XIII (1572 - 1585).

La mostra AStrum 2009, unica nel suo genere, ha documentato questo cammino attraverso le raccolte storiche conservate presso i Musei degli Osservatori Astronomici ed altre importanti Istituzioni Italiane e Vaticane. In esposizione - grazie all'impegno dei Musei Vaticani, della Specola Vaticana e dell'INAF - sono stati presentati per la prima volta molti dei loro meravigliosi ed affascinanti tesori: circa 130 oggetti tra strumenti, mappe, modelli dei sistemi tolemaico e copernicano, manoscritti, quadri, fotografie, codici, e libri piuttosto rari.

Cronologicamente si va dal cannocchiale - inventato dagli Olandesi per scopi bellici ed usato per la prima volta da Galileo per le osservazioni celesti - al più sofisticato misuratore astronomico della fine del XIX secolo. Gli eccezionali documenti sono stati organizzati in sette sezioni così articolate: 1) Gli strumenti dell'Astronomia prima del telescopio; 2) I telescopi di Galileo; 3) L'ottica italiana nel seicento; 4) I primi osservatori istituzionali italiani; 5) Astrometria e cartografia celeste; 6) La nascita dell'Astrofisica; 7) Non solo Astronomia.

Pertanto con questo nuovo spazio virtuale che tenderebbe a rappresentare la mostra attraverso alcune istantanee personali, si spera di fare cosa gradita a chi soprattutto non ha avuto modo di visitare la mostra AStrum 2009, di conservare nel tempo la memoria su come è stata allestita e quali opere contenesse (mai viste così tante insieme), ovviamente nel limite delle fotografie da me impresse. In ultimo si pone la speranza verso ciascun visitatore affinché queste stesse pagine possano portare ad una riflessione storica degli oggetti e soprattutto al rispetto di quelle meraviglie che hanno formato nel tempo il nostro illustre passato.

Quanto sopra e nelle seguenti pagine è stato possibile realizzarlo grazie a esplicite autorizzazioni da parte del Direttore Generale dei Musei Vaticani: prof. Antonio Paolucci e alla persona organizzatrice nei Musei Vaticani della mostra AStrum 2009: dott. Andrea Carignani.

Tutte le fotografie di seguito esposte sono state eseguite nel corso dell'allestimento della mostra, quindi senza la preparazione di particolari set fotografici, senza quindi l'ausilio di sofisticati pannelli riflettenti o banks, il più delle volte senza neanche l'impiego di stativi, cavalletti e flash elettronici, sfruttando - quanto più possibile - la scarsissima luce ambiente delle sale. La mostra è stata documentata con 210 scatti i quali, dopo opportuna selezione, elaborazione e rispettive note tecniche, sono e saranno di volta in volta aggiunte alle ultime pagine fino a completamento dell'iniziativa. Va da sé, vista la mole del lavoro ancora da svolgere, l'impegno a concluderlo in breve tempo.

 

Cenni Biografici

Aristotele: (Stagira 384 - 322 a. C.) Filosofo greco, fonda la scuola detta Peripatetica. La sua filosofia insieme a quella platonica influirà le successive scuole di pensiero. Il cosmo aristotelico ha una struttura geocentrica rigorosa suddivisa in due regioni distinte: 1) terrena o sublunare che si compone di quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco, mutabili; 2) celeste o sopralunare che si compone di un solo elemento: la quinta essenza o etere cristallino immutabile, incorruttibile. L'astronomia aristotelica dominerà il pensiero filosofico fino al XVI secolo.

Claudio Tolomeo: (Egitto ca. 100 d.C. - Alessandria 178 d.C.) Astronomo, geografo e matematico greco. Nell'opera Mathematiké Syntaxis (Composizione matematica) interpreta i moti delle stelle e dei pianeti da posizioni rigorosamente geocentriche e sintetizza la conoscenza astronomica del suo tempo formulando la teoria geocentrica: la Terra è immobile al centro del Cosmo con il Sole e i pianeti che ruotano intorno ad essa. L'opera, composta nell'epoca di massimo splendore della scienza alessandrina, rappre-senterà il prinicpale testo di riferimento per oltre un millennio. (Sistema Tolemaico). Nel IX secolo il testo di Tolomeo inizia a circolare in varie traduzioni arabe. I matematici arabi lo soprannominano al-magisti (la più grande), così l'opera si diffonde in Europa con il titolo arabo Almagesto. Nel 1469 l'astronomo Regiomontano, che doveva preparare un'accurata introduzione all'Almagesto, pubblica un'opera che va ben oltre la sintesi dei suoi contenuti, perché in essa evidenzia anche i limiti del sistema tolemaico.

Niccolò Copernico: (Thorm 1473 - Frauenburg 1543). Astronomo polacco. Nel suo capolavoro De revoluzionibus orbium celestium - edito nel 1543 (riceve la stampa in punto di morte) - la cui struttura è simile a quella dell'Almagesto, illustra il sistema eliocentrico del mondo richiamandosi alle concezioni espresse dai pitagorici e da Aristarco di Samo (III secolo a.C.) per poi affrontare, in termini matematici, il moto dei singoli pianeti. Il Sole è immobile al centro del Cosmo (immobile è pure la sfera delle stelle fisse), la Terra e gli altri pianeti ruotano lungo orbite circolari intorno al Sole: un'eccezione è la Luna che ruota intorno alla Terra. Il Cosmo copernicano è finito, ma in esso è cancellato l'assunto aristotelico di una cesura netta tra mondo sublunare e mondo sopralunare. (sistema copernicano)

 

 

 
 
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