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Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato
 
AStrum 2009: Astronomia & Strumenti
Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo

 

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6.S.01 - Tubo di Telescopio per Spettroscopia Stellare - Giovan Battista Donati - Firenze, 1860 ca.
 
 
5.1.S.02 - Micromicrometro - Pierre Gautier, Parigi 1892

Tubo conico di lamiera verniciata color legno, montato su di un supporto di legno a 3 ruote dotato di movimento zenitale. Questo tubo faceva parte di un telescopio ideato da Giovanni Battista Donati (1826-1873) direttore della Specola del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firene e fondatore dell'Osservatorio di Arcetri. Una lente ustoria da 410mm della fine del Seicento ne costituiva l'obiettivo.Nel fuoco della lente si trovava uno spettroscopio a prisma appositamente costruito da Giovanni Battista Amici (1786-1863), cui si deve l'introduzione del collimatore e degli spettroscopi a visione diretta. Con questo strumento, Donati esaminò gli spettri di 15 stelle con le loro principali righe di assorbimento, pubblicandone i risultati nel 1862. I pioneristici risultati ottenuti da Donati costituirono il punto di partenza delle successive celebri ricerche di Angelo Secchi (1818-1878).

Acquistato nel 1893, lo strumento venne utilizzato per misurare le coordinate degli astri riprodotti sulle lastre fotografiche del grande progetto Carte du Ciel. E' costituito da un carrello a sezione triangolare scorrevole su un robusto piede in ferro sorretto da viti calanti. Sul carrello è innestato un telaio portalastre, scorrevole anch'esso, nel senso dell'ipotenusa. Un microscopio scorrevole, dotato di micrometro filare, permette di individuare con esattezza la posizione dell'oggetto celeste sulla lastra fotografica; due viti con scala laterale a millimetri misurano gli spostamenti del portalastre, in cui è solidamente inserita la lastra in esame, deducendo così le coordinate dei diversi astri riprodotti sulla lastra.

 

 

 

 
     
 
5.1.S.03 - Obiettivo Fotografico - Steinheil, Monaco 1886
 
 

E' costituito da un doppietto acromatico flint e crown inserito in un barilotto d'acciaio con viti di basculaggio. Fu commissionato alla ditta Steinheil di Monaco da Pietro Tacchini (1838-1905) per l'astrografo che doveva fotografare la zona di cielo assegnata all'Osservatorio di Catania nell'ambito del progetto Carte du Ciel. Il resto dell'astrografo fu costruito dalla ditta Salmoiraghi di Milano.

5.1.L.01 - Catalogo Astrofotografico Internazionale -

1900.0, Zona di Catania - Osservatorio Astrofisico di Catania: Tipografia di Crescenzio Galatola, 1927; prima parte di complessive ottoparti relative al vol.1 INAF - Il progetto Carte du Ciel, oltre alle fotografie,prevedeva la misura, e la stampa delle coordinate degli astri riprodotte sulle lastre per la redazione del Catalogo Astrografico. Le pagine esposte mostrano i dati relativi alla lastra fotografica n.1836.

   
     
 
 
 

 

[ Work in Progress ]
 
 
 
 
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