Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato | ||
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The Analysis of Frame |
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M2 - Globular Cluster: in Acquarius - NGC 7089; HD 205146; h 2125; GC 4678; GCRV 13546; C 2130-010; GCl 121; BD-01 4175; [field: 1,9° x 2,8°] - - Mag. Limite: 18.2^ - 18.5^ (r) - Fonte: SDSS DR13 - Object Coordinates: RAJ2000.0 21h 33m 27.02s - Dec J2000.0 -00° 49' 23.7" [SIMBAD] - Magnitudine: 6.25^ (v); --.-^ (b), --6.84^ (r); ; Surface Brightness: --.-^ - Object Size: 13' x 13' - Position Angle: 23° - Object Classification: 2; Redshift z(~) V (Km/s): -6,7 [2.1] - Spectrum: --- Ammasso globulare scoperto da Giovanni Domenico Maraldi nel 1746 mentre stava osservando la cometa di De Chèseaux, presenta un nucleo estremamente luminoso e compatto. Apparentemente esso presenta una diminuzione di luminosità particolarmente marcata dal centro alla periferia, con una vistosa asimmetria. Le stelle più brillanti di M2 sono giganti rosse e gialle di magnitudine 13,1, mentre le sue stelle di braccio orizzontale hanno una luminosità apparente di 16,1. Il tipo spettrale nel suo complesso è F0, il suo indice di colore -0,06; fonti più recenti accreditano un tipo spettrale F4 e B-V pari a 0,66. Le stelle variabili scoperte all'interno di M2 ammontano a 42 (Christine Clement 2012 - "Christine Clement, 2012. Variable stars in NGC 7089 / C2130-010 / Messier 2. Updated March 2012. 42 variables: 23 RR Lyrae type RR0, 15 type RR1, 3 Cepheid variables of type W Virginis, 1 RV Tauri star. No pulsar found.). Le prime due sono state scoperte da Bailey nel 1895, mentre altre otto furono individuate prima del 1897. La maggior parte di esse appartiene alle cosiddette "variabili degli ammassi" o stelle di tipo "RR Lyrae", tutte caratterizzate da un periodo minore di 24 ore. Tre delle quarantadue sono Cefeidi classiche di tipo II (stelle W Virginis) di tredicesima magnitudine, con un periodo rispettivamente di 15,57, 17,55 e 19,30 giorni. Queste stelle sono state studiate da H. C. Arp (1955) e G. Wallerstein (1970). Una delle variabili più brillanti è una stella RV Tauri, scoperta nel 1897 dall'astrofilo francese A. Chèvremont, si trova a nord del bordo orientale dell'ammasso; la sua magnitudine varia da un minimo di 14,0^ a un massimo di 12,5^ in un periodo di 69,09 giorni.. Nella fotografia ottenuta con un teleobiettivo da 300mm di focale l'ammasso globulare appare piuttosto sviluppato con le stelle più deboli limitate soltanto dalla capacità dell'obiettivo nel staccarle dal fondo (mag. limite circa 18,5^ r). Nei pressi delle zone periferiche di M2 ci sono soltanto due stelle di magnitudine 10,0^ (r); tre di 11^,0 (r) magnitudine e quattro di 12,0^ Una particolarità che circonda l'ammasso globulare M2 riguarda una supposta dust lane che si trova nel quadrante di NE; ne ho trovato tracce bibliografiche nei recenti testi: Annals of the Deep Sky Vol. 1 di J Kanipe & D. Webb ed anche nel libro di A. Cooke: Dark Nebulae, Dark Lanes & Dust Belts, ma di questo dettaglio se ne parla ampiamente nelle immagini a più alta risoluzione di M2. (...Continua) |
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Description of the other deep-sky object in the field | |||
Baxendell's Unphotographable Nebula; NGC 7088; Ced 193: Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 33m 22.0s - Dec: -00° 23' 00" [SIMBAD] - Una curiosità legata a questa zona del cielo, probabilmente poco conosciuta, riguarda la misteriosa individuazione sul finire del XIX secolo di una nebulosa diffusa situata pochi primi a nord di M2 che John Dreyer stesso classificò nel suo famoso catalogo NGC. Si tratta di una nebulosa mai fotografata e né, con molta probabilità, mai osservata realmente. La storia di questa nebulosa è legata all'astrofilo inglese Joseph Baxendell il quale ne annunciò la scoperta sul prestigioso periodico inglese: "Monthly Notices of the Royal Astronomical Society" nel 1880, segnalando una grande e debole nebulosa situata vicino l'ammasso globulare M2 ("A New Nebula," MNRAS 41, 48). La scoperta avvenne il 28 settembre del 1880 e lo stesso John Louis Emil Dreyer la inserì nel monumentale catalogo con la sigla di NGC 7088, avendola osservata egli stesso presso il suo osservatorio privato in Birkdale - quartiere di Southport (UK) - usando un rifrattore da 6 pollici. La descrizione che egli fece fu la seguente: "... irregular oval form, its longer axis lying in a nearly east and west direction" [eF, eL, dif, Epf, n of M2 *]. A queste prime e sommarie note Dreyer aggiunse che la nebulosa si trovava 25' a nord dell'ammasso globulare M2 e che presentava una dimensione di 75'x52'. In seguito scrisse ancora che la nebulosa sembrava assomigliare alla grande nebulosa vicino alle Pleiadi (scoperta nel 1859 da Tempell), ma che risultava leggermente meno brillante. La nebulosa NGC 7088 stranamente fu osservata da un certo numero di altri abili osservatori, tra cui appunto John Dreyer (1885, 6" e 10" rifrattore); Guillaume Bigourdan (1897, 12" rifrattore); Johann Georg Hagen (1915 e nel 1917, 16" rifrattore); Maximilian Franz Joseph Cornelius Wolf (1927, 6" rifrattore); Edward Dominic O'Connor (1929, 15" rifrattore); Ludwig Wilhelm Emil Ernst Becker (1930, 12" rifrattore) e Georg Lehner (1930, 4" rifrattore). Tuttavia l'oggetto non fu mai rilevato fotograficamente, nonostante fossero gli anni pioneristici della fotografia astronomica; proprio per questo motivo nel frattempo gli venne attribuìto il soprannome di: "Baxendell's Unphotographable Nebula". Negli anni a seguire con il perfezionarsi della tecnica e delle emulsioni chimiche fotografiche furono condotti ancora altri tentativi da Wilhelm Heinrich Walter Baade, Harlow Shapley, Wolfgang Paul Strohmeier e da Adalbert Max Ferdinand Adolf Gürtler utilizzando sia diverse emulsioni fotografiche e sia diversi filtri, ma sempre senza successo. Alla fine si giunse a concludere che l'oggetto nebulare non era reale e che tutte le precedenti osservazioni visuali di NGC 7088 fossero la causa di alcuni effetti fisiologici da parte degli osservatori e anche ottici da parte degli strumenti impiegati, quali probabili riflessi che avvenivano nei telescopi dell'epoca causati dall'ammasso globulare M2, assai luminoso, situato nelle immediate vicinanze. Ciò nonostante nel 1946 quando venne stilato il catalogo omonimo composto da 215 nebulose diffuse sia ad emissione che a riflessione, l'astronomo Stephan Cederblad inserì con la sigla Ced 193 la Baxendell's Unphotographable Nebula! Nel libro di Mark Bratton: "The Complete Guide to the Herschel Object" non viene fatto alcun cenno né della storia e né alcuna segnalazione della nebulosa NGC 7088. Confini della nebulosa NGC 7088 secondo i vari storici osservatori - vedere la mappa sopra riprodotta - (Strohmeier, Gürtler: Veröff. Sternw. München, Bd. 4, Nr. 8, 1951) |
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Baxendell (1880): ----------------------------------------- | |||
Dreyer (1885) : --------------------------------------------- | |||
Hagen (1915 - 1917): ---------------------------------------------- | |||
Wolf (1927): ------------------------------------------------- | |||
Strohmeier & Guttler (1951): ------------------------------------------ | |||
Haidrichs Schnitt (1936): -------------------------------- | |||
NGC 7069; UGC 11747; LEDA 66807; 6dFGS gJ212805.9-013849; MCG+00-54-019; z375-40; 2MASX J21280588-0138487:- LINER-type Active Galaxy Nucleus - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 28m 05.889s - Dec: -01° 38' 48.79" [SIMBAD] - Magnitudine: 13.5^ (v); 14.8^ (b), 13.5^ (r); ; Surface Brightness: 13.5^ - Object Size: 1.3' x 0.9' - Position Angle: 20° - Object Classification: E-S0; Redshift z(~) V (Km/s): 0.030985 - Spectrum: --- La galassia NGC 7069 è l'unico oggetto reale appartenente al catalogo New General Catalogue presente nell'inquadratura. Nella fotografia in oggetto la galassia si trova presso il bordo estremo destro e si presenta come una macchia sfuocata che degrada verso l'esterno. Nonostante la scala ridotta dell'immagine si apprezza distintamente l'orientamento della galassia NNE-SSW. non sono visibili altri dettagli. A poco più di 3' in direzione N, è presente un'altra debole galassia: PGC 188657 di 15,4^ (r) magnitudine. In realtà tutto il campo della galassia NGC 7069 è cosparso di deboli galassie. Nel libro di Mark Bratton Bratton "The Complete Guide to the Herschel Object" non viene fatto alcun cenno della galassia. Roger W. Sinnot nel suo: "NGC 2000.0" riporta la seguente descrizione della galassia: vF, S, R, stell - Mag. 15p (Very faint, small; round, stellar pointlike) |
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IC 1385; LEDA 66832; MCG+00-54-022; 6dFGS gJ212851.2-010412; SDSS J212851.19-010412.4; UZC J212851.2-010412: - Seyfert 1 Galaxy - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 28m 51.1997s - Dec: -01° 04' 12.441" [SIMBAD] - Magnitudine: 18.2^ (v); 19.1^ (b), 14.5^ (r); ; Surface Brightness: 13.5^ - Object Size: 0.7' x 0.6' - Position Angle: --° - Object Classification: ---; Redshift z(~) V (Km/s): 0.05154 - Spectrum:--- Situata al centro verso il bordo destro della fotografia, appare ovviamente molto piccola e circolare. In realtà è una galassia spirale vista di faccia con una debole stella (non visibile nella foto) di 19.1^ (r) posta esattamente sul bordo Est. Dal catalogo originale si legge la seguente descrizione della galassia: pB, vS, R (Pretty brigth, very small, Round) |
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IC 1387; LEDA 66851; MCG+00-54-026; 6dFGS gJ212934.5-012103; Ark 547; 2MASX J21293449-0121032:- Emission-line galaxy - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 29m 34.497s - Dec: -01° 21' 03.28" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.5^ (v); 15.0^ (b), 14.3^ (r); ; Surface Brightness: --.-^ - Object Size: 0.6' x 0.5' - Position Angle: --° - Object Classification: ---; Redshift z(~) V (Km/s): 0.018680 - Spectrum: --- Vicino alla galassia, anch'essa una spirale vista di faccia, ci sono tre deboli stelle la più luminosa delle quali è di 14,0^ (r) posta 3' a Nord della galassia. Più vicina ancora alla galassia (13" a NE) ce ne è un'altra di magnitudine 16,0^ (r). L'ultima è di 17,6^ (r) appena visibile. Nella fotografia IC 1387 si distingue appena perché non appare di aspetto stellare. Ecco la descrizione dal catalogo originale: pB, vS, iF (Pretty bright, very small, Irregular figure) |
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IC 1388; LEDA 66857; MCG+00-54-027; 6dFGS gJ212952.2-003753; Ark 548; 2MASX J21293449-0121032: Galaxy - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 29m 52.207s - Dec: -00° 37' 52.24" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.2^ (v); 15.0^ (b), 14.3^ (r); ; Surface Brightness: 11.3^ - Object Size: 0.4' x 0.2' - Position Angle: 135° - Object Classification: ---; Redshift z(~) V (Km/s): 0.030328 - Spectrum: --- Galassia spirale distante 418 milioni di anni luce dalla Terra. Fu vista per la prima volta da Lewis Swift l'8 settembre del 1891. Nell'inquadratura si nota come sia orientata con l'asse maggiore in direzione NW-SE. Anch'essa appare troppo minuta per permettere di scorgere dettagli. Questa la descrizione dal catalogo NGC: eF,vS, 2 st nf (Excessively faint, very small, 2 stars north following. | |||
IC 1390; LEDA 66922; MCG+00-55-004; 6dFGS gJ213224.8-015145; 2MASX J21322478-0151450; CGCG 376-5: Galaxy - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 32m 24.785s - Dec: -01° 51' 45.08" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.5^ (v); 15.1^ (b), 13.8^ (r); ; Surface Brightness: 13.4^ - Object Size: 0.7' x 0.6' - Position Angle: 162° - Object Classification: ---; Redshift z(~) V (Km/s): 0.030328 - Spectrum: --- Galassia spirale barrata distante circa 261 milioni di anni luce dalla Terra. Fu scoperta per la prima volta da Stephan Javelle il 4 dicembre del 1891. Nell'inquadratura si trova nella parte centrale in basso, poco più a N della stella SAO 145469 | |||
IC 1391; LEDA 67002; MCG+00-55-007; 6dFGS gJ213500.4-003041; 2MASX J21350042-0030407; SDSS J213500.39-003041.1; - Galaxy - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 32m 24.785s - Dec: -01° 51' 45.08" [SIMBAD] - Magnitudine: 14.7^ (v); 15.7^ (b), 14.6^ (r); ; Surface Brightness: 11.3^ - Object Size: 0.2' x 0.2' [SEDS] - Position Angle: 162° - Object Classification: ---; Redshift z(~) V (Km/s): 0.030328 - Spectrum: --- Galassia ellittica distante da noi 414 milioni di anni luce. Soperta da Stephane Javelle il 03 agosto del 1892. | |||
ABELL ACO 2353; Bax 323.5957-01.5935; - Cluster of Galaxies - - Object Coordinates: RAJ2000.0 RA: 21h 34m 22.0s - Dec: -01° 35' 36" [SIMBAD] - Magnitudine: --.-^ (v); 16.8^ (b), --.-^ (r); ; Surface Brightness: --.-^ - Object Size: 35' x 35' [GUIDE9] - Position Angle: ---° - Object Classification: ---; Redshift z(~) V (Km/s): 0.121000 - Spectrum: --- Ammasso di galassie sutuato a SSE di M2, è centrato attorno a due stelle, una di mag. 8,7^, l'altra di 9,7^ si sviluppa principalmente in diagonale seguendo la direzione NW-SE. Contiene 51 galassie (GUIDE9) le cui componenti più brillanti partono dalla 17,0^ magnitudine. La galassia più luminosa di quest'ammasso è PGC 1115459 | |||
History of Observation and description: | |||
Discovered by Maraldi on September 11, 1746. Independently rediscovered by Messier on September 11, 1760 |
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Charles Messier: - September 11, 1760. 2. 21h 21m 08s (320d 17' 00") -1d 47' 00" Nebula without star in the head of Aquarius, its center is brilliant, & the light surrounding it is round; it resembles the beautiful nebula which is situated between the head & the bow of Sagittarius [M22], it is seen very well with a telescope of 2 feet [FL], placed below the parallel [same Dec] of Alpha Aquarii. M. Messier has reported this nebula on the chart of the path of the comet observed in 1759. Mem. Acad. of the year 1760, page 464. M. Maraldi has seen this nebula in 1746 while observing the comet which appeared that year. (Diam. 4') |
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Giovanni Domenico Maraldi: (September 11, 1746) "On September 11 I have observed another one [nebulous star, besides M15] for which the right ascension is 320d 7' 19" [21h 20m 29s], & the declination 1d 55' 38" south, very near to the parallel where the Comet should be. This one is round, well terminated and brighter in the center, about 4' or 5' in extent and not a single star around it to a pretty large distance; none can be seen in the whole field of the telescope. This appears very singular to me, for most of the stars one calls nebulous are surrounded by many stars, making one think that the whiteness found there is an effect of the light of a mass of stars too small to be seen in the largest telescopes. I took, at first, this nebula for the comet." |
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Johan Elert Bode: Bode 5 - Like a comet without tail. "On September 22 [1775], I discovered northward above the star Beta at the western shoulder and at the head of Aqr a new nebulous star. It appears through the 7-foot telescope in round shape, and exhibits a vivid nucleus involved in a nebula. Its actual position is west near the 24th star of Aqr, between which and the nebula another brighter star occurs, as the 13th figure shows. The 14th [figure] shows the relative position os this nebula to the closest smaller stars as seen with a 14-foot (FL) telescope." |
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Johann Gottfried Koehler: Koehler No. 14 "[Nebula] In the neck of Aquarius." |
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Caroline Lucretia Herschel: July 30. 1783. Observed M2, M16, M25 and M55. |
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Frederick William Herschel: 1800. PT 1800 (vol. 90) p. 71-72. Reprinted in: Scientific Papers, Vol. II, p. 44] July 30, 1783. I viewed the nebula south preceding Flamsteed's 24 Aquarii, discovered by Mr. Maraldi in 1746 [M2, NGC 7089]. [1814. PT 1814 (vol. 104) p. 274. Reprinted in: Scientific Papers, Vol. II, p. 535] [1818. PT 1818 (vol. 108), 429-470, here p. 345. Reprinted in: Scientific Papers, Vol. II, p. 595] |
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John Frederick William Herschel: (1833) h 2125 = M2 Sweep 81 (July 21, 1827). RA 21h 24m 39.6s, NPD 91d 34' 11" (1830.0) [Right Ascension and North Polar Distance] Sweep 288 (September 12, 1830). RA 21h 24m 40.0s, NPD 91d 34' 18" (1830.0) Sweep 96 (October 16..18, 1827). RA 21h 24m 40.0s, NPD 91d 35' +/- (1830.0) |
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William Henry Smyth: DCCLXXXVII [787]. M2. DCCLXXXVII. 2 M. Aquarii. I wax hoarse |
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William Parsons, 3rd Earl of Rosse - Lord Rosse: - [Phil. Trans. 1844, p. 321-324, drawing on plate XVIII, Fig. 88; on his observation with his 3-feet (36-inch) aperture telescope] Plate XVIII, fig. 88 is one of the many well-known clusters; I have selected it merely for the purpose of showing that in such objects we find no new feature, nothing which had not been seen with instruments of inferior power; the stars, of course, are more brilliant, more separated, and more numerous. I fear that no amount of optical power will make these objects better known to us, though perhaps exact measurements may bring out something. |
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Thomas William Webb: Beautiful round nebula diam. 5' or 6', showing with 3 7/10 in. a granular aspect, the precursor of resolution. With 9-in. spec. resolution evident the margin seems to diffuse itself away, probably in rays. JH [John Herschel] compares it with a heap of fine sand, and considers it to be composed of thousands of 15mg. stars. Sm. [Smyth] observes that "This magnificient ball of stars condenses to the centre and presents so fine a spherical form, that imagination cannot but picture the inconceivable brilliance of their visible heavens, to its animated myriads." |
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John Herschel, General Catalogue: GC 4678: GC 4678 = h 2125 = M2 = Lalande 41928. |
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William Huggins: [Phil. Trans. Roy. Soc., Vol. 155 (1865), p. 39-42; here p. 40] |
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John Louis Emil Dreyer: NGC 7089 - NGC 7089 = GC 4678 = h 2125; Maraldi, M 2 = Lalande 41928. |
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John Ellard Gore: The Observatory, Vol. 25, pp. 264-269, here p. 265.] |
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Camille Flammarion: [L'Astronomie. Revue de la Societé Astronomique de France, November 1917. P. 385-400, here p. 398-399. With a photo and a drawing] M.2. Aquarius. Star cluster. |
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Heber Doust Curtis: [Descriptions of 762 Nebulae and Clusters photographed with the Crossley Reflector. Publ. Lick Obs., No. 13, Part I, p. 9-42] |
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