Al di la della Luna; Beyond the Moon; Astrophotography; Astrofotografia; Danilo Pivato | ||
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The Analysis of Frame |
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NGC 6946; UGC 11597; LEDA 65001; MCG+10-29006; APG 29; Z 2033.8+5959; 2MASX J20345233+6009132; Galaxy in Cepheus [field: 1,4° x 2,1°] - Magnitudine limite stellare della mappa: 18,4^ (r) - 18,5^ (r) |
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NGC 6946: RAJ2000.0: 20h34m52.332s - Dec J2000.0: +60d09m13.24s [SIMBAD] - Bellissima galassia a spirale di magnitudine (B) 10,5^ (SIMBAD) con dimensioni di 11.8' x 8.3' (SIMBAD). E' un oggetto di luminosità specifica piuttosto bassa; infatti, per staccarne una buona immagine, occorrono cieli scuri e trasparenti. Tipo morfologico Sc D (CDS). Il nucleo della galassia appare poco luminoso e piccolo. Nella foto, considerando la bassa risoluzione angolare (3,5"/pixel), le braccia della spirale risultano grandi, di spessore variabile, non del tutto regolari e granulose nell'aspetto. A questa scala si rendono inoltre visibili anche diversi noduli e un accenno a qualche dust lanes. Nella parte più meridionale si nota poi un'ampia debole zona che rappresenta le estremità, al limite del fondo cielo, delle braccia più meridionali. NGC 6946 è considerevolmente ricca di idrogeno e il 10% della sua massa si trova sotto forma di regioni HII e HI. Con il Pentax SDUF II da 400mm di lunghezza focale, usato per realizzare la fotografia impiegata per la stesura della mappa soprastante, è stato possibile individuare le più grandi aree HII di idrogeno ionizzato della galassia. Nella fattispecie spicca fra tutte [LDG97] 118 (dal catalogo: Lacey Duric Goss 1997 - "A sample of clusters of extragalactic ultracompact H II regions" di JOHNSON K.E.; KOBULNICKY H.A.; MASSEY P.; CONTI P.S.), un resto di supernova, posizionato in prossimità della punta del braccio più orientale. Equiparabile come posizione, rispetto al centro della galassia, ad NGC 604 di M33 (la grande galassia nella costellazione del Triangulum), appare nonostante la risoluzione del piccolo rifrattore fotografico di aspetto non stellare! Sempre a questa risoluzione, ma nel quadrante SW della galassia c'è un'altra stella sfuocata, anch'essa indicata nella mappa e di apparenza irregolare: [L2004] 1447, un ammasso di stelle della galassia, ovviamente non risolto. La sigla identificativa è del catalogo di riferimento: Larsen, 2004 - "The structure and environment of young stellar clusters in spiral galaxies"). NGC 6946 vanta il primato del più alto numero di supernove osservate e studiate: ben nove negli ultimi 100 anni ( (1917A, 1939C, 1948B, 1968D, 1969P, 1980K, 2002hh, 2004et e 2008S). La prima scoperta risale a luglio 1917, quando Ritchey trovò una stella di mag. 14,3^ a 37" O e 105" S dal nucleo. Nel giugno del 1939 fu Zwicky ad individuare un'altra supernova, di mag. 13,4^ a 215" O e 24" N. Mentre fu Mayall a trovare poi la SN 1948B, di mag. 14,0^ 222" E e a 60" N il 15 giugno di quell'anno. Nel febbraio di vent'anni dopo fu la volta di Wild e Dunlap che registrarono la neo-stella scoperta, di mag. 13,5^ a 45" E e 20" N. Il famoso astronomo italiano, Leonida Rosino, nel dicembre del 1969 individuò un'altra supernova di mag. 13,9^ a 5" O e 180" S. L'esplosione della SN del 1980, scoperta ancora ad opera di Wild, invece ha dell'eccezionale; la nuova stella raggiunse addirittura la magnitudine 11,4^, rendendosi visibile anche in modestissimi telescopi; la sua posizione al momento della scopertà risultò di 280" E e 165" S dal nucleo. NGC 6946 è immersa in un fitto numero di stelle più o meno deboli le quali rendono più complessa la ricerca di supernove nella galassia. Nella mappa soprastante se ne riportano diverse di stelle con le loro magnitudini nella banda (r). Infine una curiosità sulla galassia: trovandosi esattamente a metà sul confine tra le costellazioni del Cygnus e del Cepheus capita a volte di vedrla inserita in entrambe le costellazioni. |
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A 45' NW da NGC 6946 troviamo un altro oggetto appartenente al catalogo NGC, si tratta di: | ||||||
NGC 6939; C 2030+604; Melotte 231: RAJ2000.0: 20h31m30.129s - Dec J2000.0: +60d39m43.46s [NED] Ammasso aperto - L'ammasso contiene circa 80 stelle, ma sono soltanto una trentina le stelle più cospicue. Nel suo interno ci sono diverse stelle variabili che verranno approfondite con le successive immagini in scala maggiore. | ||||||
Integrated Flux Nebula - Nonostante la fotografia sia stata realizzata dal cielo inquinato di Roma con buona sorpresa, e non dopo aver praticando un forte stretch alla fotografia in negativo, nella zona circostante la stella SAO 18914 situata ad 1/3 la distanza tra l'ammasso aperto e la galassia, è emersa una debole luminosità che si allunga, restringendosi, verso NGC 6946. Con molta probabilità dovrebbe trattarsi di un ramo piuttosto luminoso della Integrated Flux Nebula. Di questa nebulosità non esiste alcuna forma di catalogazione. | ||||||
UGC 11557; LEDA 64616; MCG+10-29-005; IRAS 20230+6001; Z 2023.0+6002; [SLK2004] 1634; RAJ2000.0: 20h24m00.83s - Dec J2000.0: +60d11m41.2s [SIMBAD] - Galaxy - Classe morfologica SBdms D; Dimensioni angolari: 2.4' x 2.2' - Magnitudine: B 14.5^ Surface Brigthness: 23.41 - Nella fottografia appare come una macchia irregolare presso il bordo W, a poca distanza (6' 33" SW) dalla stella SAO 18849 di magnitudine 8,6^ B. Oltre al debole nucleo nel suo interno si stagliano una dozzina di stelle deboli che vanno dalla mag. 14.3^ (r) alla 18.0^ (r). In particolare una stella rossa situata sul bordo SE risulta di mag. 15.4^ (r). A questa scala ancora non si distinguono altri dettagli sulla galassia. | ||||||
UGC 11583; LEDA 64824; MCG+10-29-000; HKK L148; [SLK2004] 1642: RAJ2000.0: 20h30m15.39s - Dec J2000.0: +60d26m25.2s [SIMBAD] - Low Surface Brightness Galaxy (galassia a bassa luminosità superficiale) - Classe morfologica: dI D - Magnitudine: ph 17.0^ (B 15.9^) - Dimensioni angolari: 2.50' x 0.60' - PA = 93° - Di forma allungata e sottile appare piuttosto debole ad 1/3 di distanza tra le stelle di campo: SAO 18891 e SAO 18914. Nel suo interno in prossimità del bordo superiore, si percepiscono almeno tre stelle deboli. |
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