"... E pensare che sembrava dovesse andare per il peggio ...
Alle 3,30h ora locale dell' 11 agosto 1999, mi sveglio nell'albergo di Samsun, cittadina portuale turca situata sulle sponde meridionali del Mar Nero, per affacciarmi dalla finestra a controllare la situazione meteorologica nonostante fosse ancora buio, tanto era la suspance che non riuscivo a prender sonno. Una volta affacciato mi accorsi però che il cielo in quel momento era completamente nuvoloso: ricordo benissimo che fu una sensazione peggiore di una doccia gelata! Per essere la mia prima Eclisse Totale di Sole la giornata, dell'evento atteso da una vita, si stava stramaledettamente mettendo male. Eppure, in cuor mio, sentivo che non doveva andare così.
Alle 7,30 facemmo colazione al roof garden dell'albergo incontrando tutti gli amici partecipanti al tour organizzato dalla rivista l'Astronomia coadiuvati da Corrado Lamberti denominato Turchia '99, quando tra una brioche e una tazza di caffèlatte si percepiva nell'aria una tangibile tensione. Difatti dalle aperture delle finestre del locale si vedeva distintamente che eravamo ancora sovrastati dalla fitta coltre nuvolosa. Ricordo con piacere tutta la famiglia Guaita, Luciano Lai (da li a poco saremmo stati fianco a fianco nel fotografare l'eclisse); il comandante Poggi; l'amico Mauro Facchini; il corrispondente del giornale "La Sicilia" il dr. Luigi Prestinenza; Pappacena e tutti gli altri che dopo i convenevoli mattutini del breakfast, nessuno tra loro, probabilmente per quella strana forma contagiosa di superstizione che avvolge tutti gli astrofili più navigati, ebbe il coraggio di fiatare.
Verso le 9,00 tutti occupavamo i 3 pulman che da Samsun ci avrebbero trasportato all'antica città di Amasya, situata a poco meno di 100Km a SO. Per tutto il tragitto ci incrociavamo con gli sguardi cercando di capire se qualcuno fosse riuscito a consultare le ultimissime previsioni meteo, mentre fuori dai finestrini lungo la strada si alternavano tratti verdeggianti a paesaggi aridi, sempre però contornati dai grossi corpi nuvolosi che continuavano a coprire insistentemente e inesorabilmente l'intera volta del cielo. facendosi addirittura beffa di quel meraviglioso Sole splendente che soltanto 24 ore prima, quando ci aggiravamo tra i resti archeologici della maestosa capitale dell'antichissima civiltà degli Ittiti: Hattusas, ci faceva essere e sentire ottimisti per il gran giorno successivo.
Superata la modesta cittadina di Amasya prendemmo la direzione per la località predestinata all'osservazione dell'eclisse: un'area di servizio nei pressi di Dogantepe.a *40° 39' di latitudine e 35° 51' Est di longitudine. E una volta qui giunti avvenne il miracolo!(...Continua)